Terra, Cielo e Uomo, sono chiamati i Tre Poteri. La dinamica di questi tre poteri è molto importante perché inserisce l’Uomo tra Cielo e Terra.

Praticando il Taiji Quan per anni, gradualmente si percepirà che ogni suo movimento è il movimento dell’universo stesso. Si può arrivare a sentire il proprio corpo muoversi come il ramo di un albero sospinto in ogni direzione dal vento. Anche il respiro diventerà parte dell’universo e ci apparirà istantaneamente la consapevolezza che l’esistenza che ci circonda è impiegata in una gigantesca danza cosmica. Diverremo allora il Taiji ed esso diverrà noi, ovvero saremo l’universo ed esso sarà noi.

Jou Tsung Hwa

(Il Tao del Tai-Chi Chuan)

L’esercizio del T’ai Chi Ch’uan dapprima mette in moto, poi conduce al movimento. Si usalo his (la mente) per mettere in moto il ch’i (l’energia) e poi il ch’i per mettere in moto il corpo. Questo movimento si origina all’interno e poi va verso l’esterno: nasce negli organi interni e poi è convogliato fuori attraverso i movimenti delle gambe e delle braccia. In questo consiste il processo di sprofondamento del ch’i nel tan t’ien; in breve, uno diventa flessibile passando per l’essere leggero e agile. Non bisogna utilizzare la benchè minima forza. Coltivate il ch’i e fate circolare il sangue. Allungate i legamenti e salvaguardate la vostra energia. Quando praticate il T’ai Chi Ch’uan di mattino o di sera, vi occorrono solo sette minuti. La cosa più importante è di non cercare di vedere un progresso troppo presto.

Cheng Man Ch’ing

(Tredici Saggi sul T’ai Chi Ch’uan)